Gin Composto
La storia del gin ha radici molto antiche.
I primi a distillare qualcosa di molto simile al gin furono gli alchimisti della Scuola Medica di Salerno tra il XII e il XIII secolo i quali usavano estrarre coccole di ginepro in alcol per le loro proprietà medicamentose.
Questa tecnica fu poi rivisitata e modificata in Olanda dal famoso medico dell’università di Leida, noto come Franciscus Sylvius, con l’intento di curare i militari olandesi che si ammalavano di febbre durante la colonizzazione delle Indie Orientali.
Immediatamente dopo divenne sempre più noto in Inghilterra dove gli Inglesi portarono la diffusione a numeri apicali, sviluppando e migliorando diversi metodi di produzione, dal momento in cui Guglielmo III D’Orange vietò l’importazione di prodotti stranieri.
Maestria e Romanticismo
Gin Composto nasce dalla rivisitazione di quello che era il metodo più antico per la produzione dei proto-gin, dove una miscela di botaniche estratte singolarmente, in alcol di puro grano, viene composta a freddo affidandoci solo ed esclusivamente al nostro naso per ottenere un complesso aromatico costante e unico nel suo genere.
Terminato il processo di bilanciamento delle botaniche, viene abbassato di grado e posto a maturazione.
Sentori
L’equilibrio tra le botaniche è il suo punto di forza.
Una spiccata morbidezza è la sensazione che si ha durante tutta la fase di degustazione, che comincia con il resinoso-balsamico del ginepro e del pino mugo ricordandoci boschi selvatici, passando poi ad un cocktail di agrumi dove si distingue bene sia la buccia di limone che quella dell’arancio, per arrivare a campi fioriti con la violetta, i fiori d’arancio e l’iris
Botaniche
- Ginepro
- Pino mugo
- Legno di cedro
- Angelica
- Limone
- Arancio amaro
- Bergamotto
- Pepe
- Rosmarino
- Salvia
- Mirto
- Iris pallida
- Violetta
- Fiori d’arancio
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Gin Composto
Chiaro, puro, defaticante